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I "Felici diluvi" di Graziano Gala raccontano di cose che finiscono in modo glorioso, di ciò che arriva al termine, lasciando dietro sé un ricordo di quel che è stato; cose che potrebbero essere andate altrimenti, ma per un meccanismo che si è inceppato procedono lungo un corso particolare, deragliato, inaspettato. Graziano Gala racconta le pieghe di una realtà in cui l'umanità, la persona, l'individuo, vogliono affermarsi prima di scomparire in un oblio definitivo, imposto dalle regole sociali, dall'amore o dal piano regolatore, dalla tracotanza o dal fallimento, passando per la nostalgia e il ricordo. La metropoli e la sua periferia sono il cosmo nel quale si muovono i suoi personaggi che si ribellano, numeri che cercano di sfuggire alla forza del destino per affermare la loro volontà di essere unici. In questi racconti c'è tutta la forza che regala la rivincita che ognuno dei protagonisti riesce a ritagliare per sé.